Alla scoperta della magia e della storia dei castelli del deserto in Giordania

Hai mai sentito parlare dei castelli della Giordania? Se vuoi pianificare un itinerario di viaggio completo in questo Paese, oltre alla magica Petra, la città incastonata nella roccia, ti consigliamo di andare alla scoperta di queste perle del deserto.

I famosi castelli del deserto della Giordania si trovano nella parte orientale del Paese, costruiti tra sabbia e roccia. Facilmente raggiungibili partendo da Amman, sono raggruppati all’interno di un sito che si trova a circa 250 chilometri di distanza dalla città, in un luogo molto suggestivo a cui si giunge dopo un avventuroso viaggio in macchina attraverso il deserto.

La storia dei castelli della Giordania

I castelli del deserto della Giordania sono dei veri e proprio capolavori dell’architettura Omayyadi, una meta imperdibile se vuoi scoprire la cultura del Paese.

Nel VIII secolo, in piena epoca Omayyade, il sito era abitato da ricchi mercanti che commerciavano per lo più con la Siria. La storia di questi edifici ebbe inizio proprio in questo periodo, ma a differenza delle altre fortezze presenti nel Paese, non vennero edificati con scopi militari, bensì per essere delle residenze rappresentative dalla prosperità di quelli che venivano definiti i principi del deserto.

Nelle sale di questi palazzi, infatti, i Califfi di Damasco tenevano le loro riunioni e miravano a consolidare il controllo sul territorio.

Il complesso dei castelli del deserto in Giordania comprendeva 30 edifici, dei quali solo 10 sono oggi visibili e in buono stato. Per visitare l’area è necessario noleggiare un’automobile perché i collegamenti tra le strutture non sono ottimali.

Quali sono i principali castelli del deserto della Giordania

 

Ecco quali sono i castelli che ti consigliamo di visitare durante il tuo viaggio in Giordania:

- Il grande Qsar Al-Hallabat. È stato edificato sui resti di una più antica fortezza romana realizzata su disposizione dell’Imperatore Caracalla. Questo castello si trova su una strada di epoca romana che collega Damasco ad Aqaba e passa anche per Petra. I resti della fortezza romana furono riqualificati nel XVII secolo su disposizione del Califfo Hisham ibn ‘Abd al-Malik; il castello venne dotato di un sistema idrico con cisterne per la raccolta dell’acqua, comprende anche bagni pubblici e una moschea.  Sono visibili testimonianze di arte mosaica, stucchi decorativi e affreschi.

- Il complesso di Qasr Hammam As-Sarah. Questo castello ospita un immenso complesso termale. Superato un ingresso di forma rettangolare, si incontrano un  apodyterium (spogliatoio), un tepidarium e un calidarium. Sono visibili anche i resti di una moschea decorata con mosaici e statue.

- Il Qasr Al-Azraq. L’edificio si trova vicino la città di Azraq a circa 100 km da Amman, nei pressi di un’oasi naturale già nota agli antichi romani. Per via della sua posizione, venne usato come avamposto militare, ma è divenuto famoso per essere stato citato nel libro i “Sette pilastri della saggezza“ di Lawrence d’Arabia. Il castello realizzato in pietra di basalto nero, ha una particolarità: sul pavimento del vestibolo sono ancora visibili le tracce di un antico gioco da tavolo romano che vi venne scolpito. Da notare  anche la porta di ingresso in granito che pesa circa tre tonnellate.

- Il Qusayr Amra. È il castello più piccolo, ma anche il più famoso e fa parte del Patrimonio UNESCO. Al suo interno si trovano magnifici affreschi, un pozzo profondo ben 40 metri, sale da bagno con decorazioni pittoriche irriverenti con donne nude; una rarità, se si pensa che la pittura islamica vieta di raffigurare persone e animali. Anche nella sala principale vi è un dipinto singolare “i suonatori di flauto” che raffigura la moglie del califfo con i caratteri mascolini e a petto nudo.

- Il Qasr Al-Kharana. È un edificio di 2 piani e 60 sale, realizzato interamente con pietre locali. Appare come un fortino, con 4 torri e numerose piccole finestre. Venne utilizzato come “palazzina di caccia“ e per ospitare le riunioni con i capi beduini.

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