Claudia viaggiatrice, "cittadina del mondo". Abbiamo iniziato a conoscerla nella prima parte della intervista pubblicata. Ha un blog (www.travelstories.it) in cui racconta delle sue scorribande in giro per il mondo (Asia in primis). A novembre 2014 ha deciso di lasciare il suo vecchio lavoro di ufficio e partire per un lungo viaggio da sola, attraverso il Sud-Est Asiatico, il suo luogo del cuore. E ora, continuiamo le nostre quattro chiacchiere con lei.

Ciao Claudia! Rimarrai in Italia o stai già pianificando una nuova partenza per il Sud Est asiatico nel breve termine? Al momento ho la mia vita in mano e sto vagliando diverse ipotesi; tra queste c'è anche un #ClamoreInAsia2 e anche un altro viaggetto per l'estate – sempre da sola – di cui non posso però dire troppo, sia perché è ancora in fase embrionale sia – e soprattutto! - per scaramanzia.

Nella tua ultima intervista un passaggio mi ha parecchio colpita, te lo ripropongo: ”Sono rimasta molto colpita dal Laos, un paese ancora poco scoperto dal turismo e ancora molto autentico.. Luoghi nei quali non ti dispiacerebbe viverci a quanto pare! Ci racconti approfondendo il tuo Laos, bellezze naturali e archeologiche di questi luoghi? Cosa fare e non fare, quali luoghi assolutamente non perder e per quale motivo?

Descrivere in due parole il Laos è difficile perché è riduttivo ridurlo a un insieme di attrattive turistiche. Il bello del Laos sono anche i villaggi apparentemente anonimi, le montagne carsiche attraversati dai fiumi, le foreste da esplorare.. Se però devo consigliare i posti da non perdere in Laos direi il trekking nei dintorni di Luang Namtha (http://www.travelstories.it/2015/01/benvenuti-muang-sing-profondo-laos-del.html), tra i villaggi delle minoranze tribali, Luang Prabang, la navigazione lungo il fiume Nam Ou (http://www.travelstories.it/2015/02/in-navigazione-lungo-il-nam-ou-laos-del-nord.html), Vientiane, l'altopiano di Bolaven (dove viene prodotto quello che è considerato uno dei caffè più buoni al mondo), Phongsavan e la valle delle Giare (una vallata in cui ci ritrovano antichissime e gigantesche giare di origine incerta) e la zona delle 4.000 isole, vicino al confine con la Cambogia (http://www.travelstories.it/2015/04/4000-isole-laos-del-sud.html)

 

Quali sono i piatti tipici del Laos? E’ vero che ci sono delle birre buonissime? Ti è piaciuto il cibo?

I cibi tipici laotiani sono in parte simili a quelli della vicina Thailandia, e quindi generalmente piccanti e sempre accompagnati da sticky rice (il riso glutinoso da mangiare con le mani) e intingoli vari, ma con un una forte predilizione per le erbe selvatiche. Non ho potuto non assaggiare la zuppa di germogli di bambù, rattan e fiori di banano o l'insalata di papaya, arachidi e lime (piccantissima!). E poi tanti piatti di carne, come gli spiedini e il laap, degli straccetti di carne. La Lao Beer è la birra nazionale e confermo che è buonissima! Si può dire che è la bevanda nazionale insieme al lao lao, il whicky locale prodotto dalla fermentazione del riso: un'esperienza da non perdere in Laos!

C’è un detto che dice: il vietnamita coltiva il riso, il cambogiano vede che il riso cresce ed il laotiano ascolta che il riso cresca! Ti ritrovi con questo detto?

Il detto è un po' maligno in quanto è stato coniato dai francesi durante l'epoca coloniale, quando il Laos era un protettorato francese. Comunque sì, i laotiani sanno sempre trovare dei momenti di ozio (ma quando le temperature sono alte è impossibile fare altrimenti) e soprattutto al sud si respira un'aria incredibilmente rilassata e quasi fuori dal mondo. Anche questo è il fascino del Laos.

 un saluto a Claudia da Mimma