Ci siamo lasciati la settimana scorsa con la prima parte del nostro “Scorazzamento per Pechino -  Guida breve per conoscere qualcosa su ciò che andremo a visitare nelle nostre giornate del Viaggio in Cina e nella Capitale del Celeste Impero.

Prima di continuare però, voglio indicarvi un modo eticamente responsabile e sostenibile per avvicinarsi al popolo cinese, in quanto occorre tenere a mente che, ciò che agli occhi di un occidentale può apparire segno di maleducazione, così non è in Cina … e mi spiego meglio!

 Sia che ci si trovi per strada fra la grande moltitudine della gente cinese, sia che partecipiate ad un “Gala Dinner” o un incontro di Affari, vi potrà capitare di guardare cinesi ruttano con un sorriso o che mangiano una zuppa risucchiando con sonorità: alt, non iniziate a preoccuparvi, non è maleducazione … si tratta di un diverso tipo e stile di Educazione, di quell'insieme di aspetti cui non bisogna mai guardare con pregiudizio, perchè sulla faccia della Terra per fortuna, esiste la diversità che diviene ricchezza culturale e noi Occidentali non siamo certo i depositari dell'unico Galateo Mondiale! Occorre abituarsi a vivere queste situazioni cogliendone  lo “Spunto” di 'arricchimento che ci viene dal Paese che visitiamo e dal popolo che incontriamo...

 Brevemente riassumo di seguito quello che troverete nella definizione e nella declaratoria sotto la voce generica di turismo responsabile:

 

  • rispetto e salvaguardia dell'ambiente e in particolare dell'ecosistema e della biodiversità, con minimizzazione dell'impatto ambientale delle strutture e delle attività legate al turismo;

  • rispetto e salvaguardia della cultura tradizionale delle popolazioni locali;

  • requisito di consenso informato da parte di tali popolazioni sulle attività intraprese a scopo turistico;

  • dove possibile, partecipazione attiva delle popolazioni locali nella gestione delle imprese eco-turistiche;

  • condivisione di un'esperienza più completa per il turista grazie al rapporto diretto con la comunità locale e a una migliore conoscenza della sua cultura.”

 

Se ciò che vi sopra indicato già lo fate, siete davvero dei bravi Viaggiatori … e di certo nulla di ciò che sin ora ho scritto vi intimorisce!

 Anche in Cina, rammentiamoci dell'educazione diversamente corretta, che i luoghi non ci appartengono e che siamo Ospiti: rispettiamoli non assumendo noi stessi atteggiamenti o comportamenti non il linea con la Cultura del Paese che stiamo visitando!

 Nel preparare il Nostro Viaggio ad esempio, oltre a predisporre l’itinerario, potremmo informarci sugli usi e costumi della zona,  per non arrivare impreparati alla nostra meta ...

 Potremmo così scoprire alcuni comportamenti che sarebbe auspicabile non tenere in Cina: non soffiarsi il naso in pubblico, non toccare le donne sui capelli, quando si parla con le persone usare sempre massima cortesia e mai parlare diretti e alzando la voce, sono elementi basilari da conoscere per viaggiare tranquillamente fra la gente cinese.

 I nostri avi non per nulla asserivano: “Paese che vai, usanza che trovi”

 Se poi vi piace girare per strada, noterete davvero quanto sia grande questo Paese dal numero di persone che incontrerete per strada e dal gran numero di biciclette e motorini che circolano … questo sicuramente non vi impressionerà se già siete stati in Vietnam, dove vige la stessa realtà delle due ruote  e per attraversare la strada ... Just, alla fine ne farete di necessità virtù e vi abituerete ad un codice della strada un po' particolare facendovi magari delle grandissime risate!

 Ma ora dai...Ripartiamo Insieme per il nostro giretto a Pechino, riprendendo la nostra "Mappa Virtuale delle Attrazioni"un pò particolare!

Nella prima parte di questo post vi ho parlato della mitica Città Proibita e del Tempio del Cielo … andiamo ora a visitare il Palazzo d'Estate!

 

Il sito si trova a soli 15 km. dal centro della città ed è il luogo dove gli imperatori risiedevano durante il periodo estivo, lontano dall'afa della grande città, fra meravigliosi giardini arredati con grande gusto. Il Palazzo ed il suo grande Parco sono delimitati dalla Collina della Longevità e dal Lago Kunming.

Anche questo Palazzo è stato incluso nella lista degli edifici tutelati dall'UNESCO come Patrimonio Mondiale dell'Umanità, definendolo: “…un capolavoro cinese di progettazione di giardini. Il paesaggio naturale delle colline e le acque a cielo aperto si combinano con caratteristiche artificiali come padiglioni, sale, palazzi, templi e ponti andando a formare un armonioso insieme di eccezionale valore estetico. ...”

YiheYuan ovvero il Giardino dell’Armonia Educata, oggi noto come Palazzo d'Estate, venne edificato dall’Imperatore Qianlong della dinastia Qing nel 1750 su ciò che rimaneva dell'Antico Palazzo d' Estate della dinastia Jin del XII° secolo.

La sua fama più grande però è legata all’imperatrice Cixi, visto che fu proprio lei che, successivamente alla distruzione del grande complesso ad opera delle truppe anglo-francesi, iniziò le opere di ricostruzione, denominandolo Yiheyuan.

Seguendo passo passo lo Spunto che il Layout fornisce, si può effettuare una splendida visita del Palazzo d’Estate, soffermandosi a guardare ora i cinesi che qui al mattino praticano la meditazione ed il Tai – Chi nel verdissimo Parco, ora la Natura, ora sognando di essere nella Corte dell'imperatrice Cixi intenti a camminare verso la Sala della Benevolenza e della Longevità, verso il Giardino della Virtù e dell'Armonia, sino ad arrivare nella Sala delle Onde di Giada, per poi passare a visitare la Sala della Gioia e della Longevità, attraversare la galleria in legno di oltre 720 metri denominata il “Lungo Corridoio o Changlang” sino al Palazzo delle Nuvole Ordinate, alla Pagoda della Fragranza Buddhista, rimanendo incantati dinanzi al Padiglione della Nuvole Preziose, alla Pagoda del Profumo Buddhista, alla Biblioteca Buddhista, al Tempio del Mare di Saggezza, mentre sulle acque del lago KungMing si specchia il meraviglioso Battello di Pietra.

 

E che dire dello scenografico Ponte dei 12 archi che unisce la terraferma all'Isola Nanhu? Architetture e luoghi da scoprire con calma, godendo dei paesaggi, dei profumi, del relax e delle grandi preziosità che questi luoghi regalano!

 Fra una visita e l'altra conviene trovare il tempo per “vivere Pechino” partecipando nel Parco Jingshan ( a qui la vista dall'alto della Città Proibita è semplicemente fantastica!!) ad una mezz'oretta di Tai Chi mattutino insieme alle gente del posto, passeggiare a piedi o in bici negli stretti antichi vicoletti degli Hutong, prendere parte ad una lezione di cucina cinese, degustare il tè cinese in una delle Case del Tè più antiche, provare a disegnare le magnifiche maschere del Teatro dell' Opera di Pechino ...ma tutto questo è semplicemente un esempio delle cose che giorno e notte si possono fare a Pechino …

Nel 1949 Pechino era ancora una città unica al mondo: un grande esempio di architettura, una città di struggente splendore che pareva fatta per vivere in eterno.” Così scriveva  Tiziano Terzani nel suo libro “La Porta proibita”.

Pensando a questa frase del grande Tiziano Terzani, la mente corre alle grandi edificazioni tutt’oggi presenti nell’antica capitale del celeste impero, ma soprattutto agli Hutong, quei vicoletti nei quali ancora sopravvive l’essenza e l’anima di “quello struggente splendore”!

Hutong … una parola il cui significato equivale a stretto vicolo;

Hutong, un luogo da vivere per tutti coloro che vi soggiornano durante il proprio viaggio, da conoscere assolutamente per tutti!

In passato queste zone  dividevano gli aristocratici residenti nelle aree circostanti la città imperiale, dai cittadini comuni, i quali vivevano più lontano dal palazzo …  Oggi in risciò o a piedi (meglio!) il consiglio è di visitarli, per cogliere la vita della Pechino di un tempo! 

L’origine dei primi  Hutong  risale alla dinastia mongola tanto che lo stesso termine “hutong” deriva dalla lingua mongola “pozzo d’acqua”. La loro  massima diffusione si ebbe sotto le dinastia Ming, quando in queste vie venivano conservate le riserve di grano destinate alla corte e si esercitavano vari commerci.

Oggi, aggirandosi per queste caratteristiche viuzze, si possono trovare vecchi edifici, ristrutturati sapientemente al loro interno, che ospitano studi di medicina tradizionale cinese, piccoli Hotel boutique,  dimore di personaggi storici diventate dei musei a cielo aperto, come la  residenza dello scrittore Lu Xun, o la residenza della politica Song Qingling o quella di  Mei Lanfang, famoso attore di teatro dell’opera pechinese: sull’uscio di ciascuno non mancherà il caratteristico simbolo della fortuna cinese.

Fra gli Hutong da non perdere:

 

Nanluogu Xiang - Uno degli Hutong più antichi di Pechino.

Tobacco Pouch Street - Hutong molto stretto, conosciuto in passato come il quartiere dell’artigianato e del commercio di tabacco.

Ping’an Li .

4 Dongjiaomin Xiang  -  L’Hutong più lungo della città (circa 3 km), raggiungibile con la linea 2: scendere a Qianmen, exit A.

5 Qianshi -  Riconosciuto come l’Hutong più stretto era il centro degli scambi monetari durante la dinastia Qing.

 E’ proprio vicino in uno di questi Quartieri poi che si trovano due grandi torri vicine tra loro, entrambe visitabili.

 

Le Torri della Campana e del Tamburo.

 Occorre anzitutto ricordare che le Campane e i tamburi sono stati strumenti musicali molto usati sin da tempi remoti in Cina, anche  per annunciare il trascorrere delle ore. La coppia di edifici o Torri “Campana e Tamburo”,  pensati proprio per “scandire le ore e i minuti”, la ritroviamo in quasi tutte le antiche città cinesi, posizionate una di fronte all’altra secondo determinate regole architettonico - urbanistiche del periodo imperiale, soprattutto durante le dinastie Yuan, Ming e Qing.

Così, passeggiando oggi fra questi vicoli si possono ammirare e visitare la “Torre del Tamburo”  e la “Torre della Campana” dell’Antica città di Pechino. La Torre della Campana è stata interamente ricostruita in pietra nel XVIII° secolo, mentre la Torre del Tamburo è una bellissima  pagoda di colore rosso con fregi e decori in verde smaltato.

 Dopo aver salito i ripidi scalini irregolari all’interno della Torre del Tamburo,  si giunge ad una sala  dove sono armoniosamente collocati  24 tamburi piccoli ed uno grande  nel mezzo: sono gli stessi tamburi (ristrutturati)  che dall’epoca della dinastia dei Ming ad oggi, vengono  fatti suonare ritmicamente ogni mezz’ora da altrettanti suonatori in abiti tradizionali per segnare, oggi come allora, lo scoccare delle ore.

La Torre della Campana racchiude una splendida campana in bronzo, ricostruita nel XVIII secolo dopo un incendio: a tutt’oggi è la più pesante fra le campane presenti  in Cina con le sue 63 tonnellate e viene suonata da un batacchio esterno in legno, lungo 2 metri.

Sulla costruzione di questa campana aleggiano diverse leggende, una delle quali si trova incisa  scritta proprio accanto ad essa.

Sempre vicino alla Città Proibita ed ai suoi magnifici hutong, troviamo  il bellissimo Parco Beihai: con i suoi  700.000 mq. di estensione il parco racchiude seguendo le regole del Feng  Shui, una grande area denominata Città Circolare, l’Isola Qionghua, la zona panoramica sulla riva est e la zona panoramica sulla riva nord-ovest,  dove l’Isola Qionghua si trova ubicata al centro.

 

 

Il Behiai Park è uno dei più antichi e meglio conservati  Parchi Imperiali di Pechino  con dei curatissimi e deliziosi giardini cinesi, tre splendidi laghi (il Beihai, lo Zhonghai e il Nanhai) e colline artificiali: assolutamente da vedere sulla  sponda  nord, il Muro dei Nove Draghi  in lucida maiolica smaltata in sette colori diversi, che rappresentano nove draghi immersi tra le nuvole sopra un mare azzurro, il Padiglione dei Cinque Draghi  risalente al 1651, la Stupa Bianca buddista Bai Ta - in stile tibetano e  il Padiglione dell'Illuminazione, il cosiddetto Chengguangdian, noto per essere un esempio di bellezza unica nell'architettura cinese, all’interno del quale si trova una statua di Buddha realizzata in un unico blocco di giada bianca, probabilmente portata in Cina dalla Birmania . Oggi questo parco  è divenuto il luogo dove la popolazione   partecipa  ad attività di gruppo, cantando, ballando   mentre gruppi di artisti si dedicano alle  arti performative tradizionali.

 

Fra gli altri monumenti da non perdere assolutamente, situati nei pressi del Tempio del Cielo invece, il Tempio Buddista dei Lama e il magnifico Tempio di Confucio.

 

 

Il Tempio dei Lama

 E' sicuramente uno dei Templi più frequentati di Pechino soprattutto dalla popolazione di fede buddista che qui si ritrova per momenti di meditazione e preghiere fra le volute di incensi presenti nelle sale, padiglioni e cortili di questo Tempio, la cui edificazione risale al XVII secolo. Al suo interno è un tripudio si statue dedicate al Buddha, fra le quali spicca quella alta 23 metri e intagliata in una pianta di sandalo nel Padiglione Wanfu.

Al tempio è annesso un monastero che ospita 300 monaci e 200 studenti fra cinesi e tartari impegnati nello studio del dharma, e delle Scienze.

 

 

 

Il Tempio di Confucio

 Il Tempio di Confucio venne edificato nel 1306 ed è stato riaperto al pubblico solo nel 1981: magnifiche e di grande importanza per la cultura cinese  le steli qui conservate e i blocchi per la stampa del Tripitaka, il canone buddista.

Preziosa la sua struttura e le sue componenti principali  quali, la Sala dei Re Celesti, la Sala del Raggiungimento della Perfezione, la Sala di Mahavira e la Sala della Purezza del Bodhisattva.

 

Si tratta di un bellissimo complesso di templi buddisti risalenti al  XV secolo situato nelle vicinanze del Palazzo d’Estate, visitatissimo dagli abitanti di Pechino nel periodo autunnale per i meravigliosi colori del foliage presenti. La natura calcarea e termale della zona viene comprovata dalla presenza della Yuquanshan, la Collina della Fontana di Giada dalla quale originano parecchie sorgenti termali, motivo per il quale l'imperatore Qianlong  qui vi fece costruire palazzi, templi buddhisti e taoisti.

 

Due templi edificati al tempo sono imperdibili: il Tempio Luminoso, costruito nel 1780 come residenza del Panchen Lama  in stile tibetano, ed il Tempio delle Nuvole Azzurre (composto dal Tempio e dalla Pagoda del Trono di Diamante) una costruzione di stile indiano con tre cortili e uno splendido Portale in marmo bianco decorato con preziosi bassorilievi.

Nel Tempio delle Nuvole Azzurre si trova la Pagoda del Trono di Diamante,  in ricordo dell’altare del diamante miracolosamente apparso a Bodhgaya, luogo in cui il Budda ottenne l’illuminazione.

Come per tutti i regnanti delle grandi Civiltà anche per gli  imperatori cinesi, Figli del Cielo, il momento della propria dipartita e le tombe contenenti  le proprie spoglie mortali-divine,  era consuetudine  divenissero oggetto di culto e per tale motivo l’ ubicazione ed il progetto dei relativi mausolei era una precisa scelta che avveniva quando essi si trovavano ancora in vita.

Gran parte di queste Tombe imperiali,  organizzate secondo  i canoni della geomanzia cinese del Fengshui, si trovano a circa 50 chilometri in direzione Nord Ovest dalla capitale, ai piedi dei monti  Tianshoushan, dove riposano ben 13 dei 16 imperatori della dinastia Ming (i primi due imperatori Hongwu e Jianwen sono a Nanchino, mentre  l’ultimo imperatore Chongzen è sepolto sulla Coal Hill, nei pressi della Città Proibita), ad iniziare dal  terzo imperatore Ming, Yongle.

 Fra tutti questi  Mausolei funebri  però, solo la Tomba dell'imperatore Wanli è stata rinvenuta dagli archeologi nel 1958, dopo anni di scavi.

 Alle Tombe Ming si giunge percorrendo la Via degli Spiriti ( la Shéndào) nota anche come la Via Sacra (assolutamente da non perdere se visitate le Tombe dei Ming), simbolo che sta a rappresenta la strada degli imperatori-divinità verso il paradiso, affiancate come in un gesto di protezione, da 36 splendide statue in marmo bianco, 24 delle quali raffiguranti degli animali,  mentre le restanti raffigurano ministri, generali e mandarini.

 Tre delle 13 Tombe (Mausolei) sono perfettamente visitabili anche se solo di una, come sopra già scritto, sono state portate alla luce la camera funeraria ed il corredo funebre: le tre tombe accessibili ai visitatori, sono quelle  dell'imperatore Yongle (Changling) e della moglie,  l'imperatrice Xu , dell'imperatore Wanli (Dingling), sepolto con le sue due mogli, e il Mausoleo dell'imperatore Zhuzaihou (Zhaoling), qui sepolto con  le sue tre mogli.

 L’intero complesso funerario delle Tombe dei Ming unitamente alle Tombe Imperiali della Dinastia dei Qing, sono state riconosciute quali Patrimonio Mondiale dell’ Umanità dall’Unesco http://whc.unesco.org/en/list/1004  nel 2003.  

Il Ponte di Marco Polo sul fiume YongdingIn questo girovagare per Pechino e dintorni, fermatevi a guardare (e ammirare!) il bel Ponte di Marco Polo, costruito nel 1189 sul fiume Yongding (il Fiume della Tranquillità Eterna), così chiamato perché si racconta Marco Polo nell’attraversarlo lo descrisse e  ne parlò in modo più che entusiasmante “un molto bel ponte di pietra, ed è tutto di marmo che vi puote andare ben dieci cavalieri allato l'uno all'altro").

 Un ponte di 266 di lunghezza con 485 leoni ("leoni di marmo molto begli e grandi e ben fatti"), il più antico della città, che vi aspetta sicuramente!

 

 

Alla ricerca della sezione della Grande Muraglia Cinese … da visitare!

 

 

"Chi non ha scalato la Grande Muraglia non è un vero uomo - Budao Changcheng fei haohan -

- Cit.  Mao Tse Tung -

 

 

La Grande Muraglia Cinese  … quel mix unico fra Storia,  Mito, Leggenda, Elementi Naturali ed Estetici, Grande Opera Architettonica ed Ingegneristica, divenuto simbolo della Cina  … Wanli changcheng, il nome della Grande Muraglia in lingua cinese …. Le Lunghe mura dei diecimila li  (il li  è una unità di misura che equivale  ad una lunghezza compresa fra i 415 e i 500 metri): ne avevamo già parlato   Qui 

 Dal 1987 la Grande Muraglia, simbolo della nazione cinese è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO (http://whc.unesco.org/en/list/438).

 

Grande nel nome, ma anche nei numeri che la contraddistinguono: 8.851 chilometri di estensione, altezze variabili fra i 4,5 e i 12 metri, uno spessore che in alcuni punti raggiunge i 9 metri e mezzo, venne costruita sotto la dinastia dei Ming fra il 1368 e il 1644.

 

Sezioni della Grande muraglia consigliate: da vedere a …

Da Pechino è possibile visitare questa grande opera dell'ingegno cinese in più zone (o sezioni), ma tutto dipende dal tempo che avete a disposizione, oltre che delle condizioni fisiche e delle aspettative che avete nel visitarla. Di seguito vi riporto alcune note riassuntive che ricomprendono a mio parere, anche le sezioni più belle della Grande Muraglia da visitare partendo dalla capitale in auto, treno o bus, anche se è interessante sapere che in totale ci sono 32 sezioni più o meno ben visitabili della Grande Muraglia, distribuite tra nove province e municipalità autonome della Cina!

 

Badaling

La sezione della Grande Muraglia più vicina ( a 50Km) e più visitata da Pechino, ben conservata e facilmente accessibile a tutti, tanto che spesso è affollata dai visitatori

Mutianyu

Distante circa 70 km da Pechino è anche questa una sezione di facile accesso per tutti: restaurata e con le sue belle 23 torri di guardia che spiccano nel paesaggio circostante, mostra la magnificenza di un' opera unica in ogni stagione.

Dipende da ciascuno decidere se arrivare a piedi sino alla prima torre di guardia o invece in seggiovia sino a circa metà percorso per poi ridiscende con gli stessi mezzi o con uno scivolo!

Jiankou

La sezione della Grande Muraglia di Jiankou i trova vicino alla sezione di Mutianyu e, secondo varie recensioni, offre i migliori panorami e le migliori opportunità per i fotografi.

Simatai

Con le sue frequenti torri di vedetta che sovrastano i picchi delle montagne, Simatai è davvero una delle sezioni più spettacolari, con una lunghezza di 5.4 km con un totale di 35 torri!

La sua percorrenza non è delle più facili e richiede un pochino di allenamento, però è davvero bellissima la vista che si gode da lassù!

Le parti più impegnative da percorrere sono conosciute come "le scale per il paradiso" e "il ponte celeste". I visitatori possono ammirare Simatai a piedi o in barca. La muraglia è infatti divisa in due parti dalla Riserva di Simatai che è attraversata da un ponte.

Gubeikou

Si trova a circa 120 km a nord di Pechino ed insieme alla sezione di Simatai è quella più isolata rispetto alla Capitale, ma anche la più selvaggia e non restaurata ...

Anche questa non è di facile percorrenza !

Shanhaiguan

E' uno dei punti più importanti lungo la Grande Muraglia per la sua posizione strategica sulla costa orientale. Laolongtou, la testa del vecchio drago, è il punto in cui la Grande Muraglia si getta nel mare del golfo del Bohai. Shanhaiguan è a circa 300 km a est di Pechino, presso la città di Qinhuangdao.

Ogni anno la Grande Muraglia Cinese viene visitata da milioni di turisti, ma riesce ad affascinare sempre tutti … ed invita a ritornarci!

Ritornando verso il centro della Città do Beijin, vale la pena, sempre secondo le tempistiche che avete a disposizione ed i vostri gusti personali, dare uno sguardo o soffermarvi su alcuni punti di Interesse come ad esempio Piazza Tienamen, il Museo Nazionale della Cina a Pechino, la 798 Zone ed il Quartiere Olimpico.

 

 Il Museo Nazionale della Cina a Pechino

 Il Museo Nazionale della Cina si trova in Piazza Tien An Men di fronte alla Grande Sala del Popolo a Pechino: sorge nell'area che in precedenza era occupata dall'ex Museo della Storia Cinese e dall'ex Museo della Rivoluzione Cinese, ed è stato inaugurato nel marzo 2011, collocandosi in breve tempo tra i più grandi musei moderni del mondo.

Dopo la sua ristrutturazione e l'ampliamento, questo museo risulta avere in totale 48 sale espositive, con superfici che oscillano da 700 a 2000 metri quadrati su di un totale di 192.000 metri quadrati.

Il Museo Nazionale della Cina ospita reperti archeologici e culturali di grande importanza, come dimostrano i resti dello Yuanmou Man risalenti a circa 1,7 milioni di anni fa, rinvenuti nel Villaggio di Danawu vicino Pechino oppure il preziosissimo Simuwu Ding, il più antico e pesante (833 Kg ca) oggetto in bronzo realizzato nel mondo, recuperato nel corso degli scavi in una Tomba Reale appartenente alla dinastia Shang (e cioè fra il 2000 e il 771 a.C.) nella città di Anyang Yin (Henan)

 “ I visitatori possono ritirare il biglietto gratuito il giorno stesso della visita, presso la biglietteria all'ingresso occidentale del Museo, presentando il passaporto. L'entrata al Museo è dall'ingresso occidentale.” .

Questa è la prima delle due buone notizie (e dritte che vi fornisco) che si apprende visitando il sito web del Museo Nazionale della Cina a Pechino, l'altra è che la guida al Museo nel medesimo sito è scritta in lingua Italiana e potete aprirla direttamente direttamente da qui ,!   ottenendo così tutte le informazioni utili per la visita delle diverse sale Espositive!

 Il Museo Nazionale della Cina condensa nei suoi spazi espositivi cinquemila anni di storia, cultura e arte cinesi … tutti da vivere ed imperdibili per gli amanti del bello!

 Per gli altri Musei, vi consiglio di richiedere il Beijing Museum Pass: per l'elenco completo dei Musei inclusi nell'elenco, cliccate QUI!

Il  Distretto artistico 798 - Factory 798

Il  Distretto artistico 798 - F actory 798 è un Museo di Arte Moderna vivente, palpitante che si trova nella zona di Dashanzi nel distretto Chaoyang, costituito da almeno 100 istituzioni culturali di diverso tipo, case editrici, compagnie di stilismo, design d'interni, studi artistici, gallerie alla moda, centri e studi di arte, curate caffetterie e bar: merita di essere visitato e come potrete notare presenta molte similitudini con gli aspetti del Greenwich Village di New York …

Gli spazi del 798 simboleggiano in tutto e per tutto il cuore del moderno movimento artistico dell’avanguardia cinese, nato su un’area di ex fabbriche, edifici dismessi e vecchi magazzini qui costruiti intorno agli anni '50 per propagandare i progetti di industrializzazione nella vecchia Cina.  Con gli inizi degli ’90  artisti e creativi provenienti dalla Centrale delle Belle Arti qui vi si stabilirono facendo divenire questa zona, con tutte le sue ciminiere che si profilano contro il cielo e con le sue architetture, un’area fra le più celebrate dell’arte contemporanea di tutto il continente asiatico.

Il Distretto 798 è quindi un invito a tutti i Viaggiatori a scoprire in Pechino la città che guarda sempre avanti...

E sempre avanti guarda anche un'altra celebre Attrazione …

 

Il Parco Olimpico, l´Olympic Forest Park …

Rappresentata al mondo con le sue immagini simbolo e cioè il National Stadium chiamato The Bird’s Nest, tradotto “ Il Nido d'uccello” e lo Stadio del nuoto, il cosiddetto Water Cube, questa zona ha ospitato nel 2008 le fasi più esaltanti dei Giochi Olimpici Beijing 2008 e tutti gli atleti che vi hanno partecipato.

 

Olympic Forest Park – Mappa Olympic Forest Park

La progettazione degli spazi del National Stadium e del Water Cube sono stati curati da ArchiStar del calibro dagli architetti svizzeri Herzog & de Meuron e dall'architetto cinese Li Xinggang, utilizzando materiali innovativi e cioè acciaio portante ricoperto da una membrana impermeabile semitrasparente che migliora la resa dell'illuminazione all'interno dello stadio, unendoci un design ed uno stile unico …

 Queste opere sono entrate a far parte ad oggi della riqualificazione urbana dell'intera area e così il giorno e la sera è possibile per gli abitanti della Capitale e per tutti i Viaggiatori, scoprire “il Villaggio Verde” specchiarsi nel lago Shishahai, visitarne gli edifici simbolo e rilassarsi nel bel parco creato.

 

Ritornando a noi, però … no, non mi sono dimenticata degli spazi serali e pomeridiani per rilassarsi dopo una giornata trascorsa a vedere così tante cose interessantissime!

Sia che i vostri interessi siano la cucina cinese, la sua degustazione o impararne le sue ricette (qualcuna ovviamente), sia che vi interessi il Teatro, le Arti performative o quant'altro, a Pechino potrete soddisfare questi vostri legittimi desideri nella maniera più piena.

 Degne di nota sono la degustazione della ricetta principe di Pechino a base di Anatra: i ristorantini più buoni e che riprendono le antiche ricette, si trovano sicuramente fra il labirinto di cortili e sale da pranzo nascosti nel hutong, dove poi sarà anche possibile assistere a piccoli spettacoli offerti dagli artisti nei diversi locali o per strada fra le mille bancarelle dello “Street Food”, altra cosa da provare assolutamente durante il vostro soggiorno in Cina!

 Una serata vi consiglio di dedicarla ad uno spettacolo all' “Opera di Pechino” e a guardarvi i monumenti illuminati: di notte ad esempio il Tempio del Cielo illuminato è davvero magico!

 L’Opera di Pechino ha alle sue spalle ben 200 anni di nobile storia e rappresenta una delle maggiori scuole teatrali della Cina e del mondo.

 

I suoi spettacoli e rappresentazioni sceniche sono costruite intorno al mondo del canto, della recitazione, della musica, dei suoi splendidi costumi e trucchi degli attori, delle sue splendide arti figurative e performative, in uno mix spettacolare fra arte e simbolismo.

Ricchissimi di colori poi il trucco di scena degli attori protagonisti e non visto che, ad ogni ruolo corrisponde un viso scenico.

Sicuramente vi saprà sbalordire!

 

InfoUtility: se volete assistere ad una rappresentazione di cartello, guardate qui per consultare il programma dell'Opera di Pechino!

Se volete invece volete acquistare un biglietto specifico del Teatro, questo sarà possibile già farlo on line  (cliccate qui)!

Al termine di questa carrellata di Spunti per il Vostro Viaggio a Pechino, sono comunque sicura che all'appello mancheranno ancora molte delle Attrazioni che a Pechino è possibile vedere: scrivete , dopo aver letto questo articolo, chiedendo lumi al riguardo o raccontando la vostra esperienza ...oppure, se avete già in mente una sosta a Pechino nel Vostro prossimo Viaggio... cosa di meglio che chiedere direttamente cliccando qui ed inoltrando una E mail all'indirizzo che trovate nella pagina?

 

Al prossimo Spunto di Viaggio allora e Buona lettura By Mimma