In Indonesia ci sono almeno 150 vulcani attivi compreso il Krakatau e il Tambora, entrambi famosi per le loro devastanti eruzioni nel XIX secolo. Una tale concentrazione di vulcani è dovuta alla posizione geografica sul cosidetto "Anello di Fuoco", in cui le placche tettoniche pacifica e indiana vengono spinte dalla placca euroasiatica. 

I vulcani hanno da sempre esercitato un fascino irresistibile per l’uomo, un misto di venerazione e di terrore.

Ed allora eccone alcuni!

Fanno parte del Paradiso dell´Indonesia

Monte Krakatau, Giava

L’esplosione del 1883, fu così violenta che i suoi boati  furono uditi fino alla costa occidentale dell’Australia.. L’intera isola di disintegrò dall’esplosione e dai pezzi, si formò un altro vulcano chiamato Anak Krakatau (figlio di Krakatau). Quest'ultimo ha un temperamento un po’ irrequieto e di tanto in tanto vomita una pioggia di rocce incadescenti accompagnate da fumi e ceneri.

 

Monte Bromo, Giava

Caratterizzato da un paesaggio lunare il Monte Bromo è uno dei luoghi più incredibili dell´Indonesia

Non è il più alto di Giava, ma il suo fascino non sta nelle dimensioni, ma nel suo ambiente surreale.

Emerge dalle viscere dell'antica caldera del vulcano spento Tengger, ed è affiancato degli altri due vulcani Kursi e Batok.

Nelle immediate vicinanze, c'è l'ombra inquitante del Monte Semeru, il più alto di Giava ma anche uno dei più attivi, che occasionalmente copre l'intero panorama con le sue ceneri.

 

Kelimutu, Nusa Tenggara

Un paesaggio surreale con tre laghi vulcanici di colore diverso. L'escursione al Kelimutu è quasi obbligatoria per coloro che si recano a Nusa Tenggara. Non ci sono modi migliori per iniziare una giornata che ammirare il sorgere del sole dal Kelimutu, con la foschia che filtra la luce solare rivelando a poco a poco lo spettacolo dei tre laghi vulcanici. Un lago di color turchese, l'altro marrone scuro con macchie di color ruggine e un altro ancora che appare come un vetro pitturato di nero lucido. I colori sono così densi che i laghi sembrano essere coperti da uno spessore di vernice.

 

Monte Agung, Bali

 

La scalata del vulcano attivo Agung comporta circa 4-5 ore di trekking in salita. E’ un po faticoso e richiede tante energie, ma è un’esperienza spirituale unica.

Il monte Agung è la montagna più alta e più sacra di Bali, alta 3,124 metri, anche se alcuni ritengono che abbia perso un po’ a seguito dell’eruzione nel 1963.

La leggenda balinese vuole che il Monte Agung sia stato creato dal dio indù Pasupati con un frammento del Monte Meru, considerato l'asse centrale dell'universo.

Sulla sommità della montagna c'è un cratere ovale di circa 700 metri di diametro

Monte Kerinci, Sumatra

Situato nel parco nazionale di Kerinci Seblat, l’habitat di rinoceronti, tigri, elefanti e orsi, il Monte Kerinci è la vetta più alta di Sumatra ed è uno dei vulcani più attivi dell’Indonesia. Una volta raggiunta la sommità del vulcano, si potrà godere di una vista spettacolare del lago Danau Gunung Tujuh, delle valli e delle montagne circostanti.

 

Monte Api, Molucche

La scalata di questo vulcano situato nell'arcipelago di Banda, è un'esperienza straordinaria che vi offrirà la vista di un'alba spettacolare.

Piccolo ma diabolico, il vulcano Api, alto 666 metri, è sempre stato una minaccia per Bandaneira, Lonthoir e per chiunque tenti di coltivare i suoi fertili pendii. L'eruzione del 1988 è stata fatale per 3 persone locali e ha distrutto più di 100 abitazioni. Le ceneri hanno oscurato il sole per giorni alterando il clima.

Storicamente le eruzioni del Monte Api erano viste dagli indigeni come un cattivo presagio che avrebbe portato intrusi nel territorio.

 

Monte Rinjani, Lombok

Magari potete unirvi alla fila di pellegrini che scalano il picco sacro, sulla cui sommità si trova un grande lago di una bellezza incantevole.

Per i balinesi, che vengono qui almeno una volta l'anno, il Monte Rinjani è una delle tre montagne sacre insieme a Agung e Bromo.

All'interno dell'immensa caldera, a 600 metri sotto il bordo, c'è un bellissimo lago blu cobalto largo ben 6 km, chiamato Danau Segara Anak (figlio del Mare). I balinesi gettano gioielli e oggetti preziosi nel lago durante la cerimonia "pekelan" prima di continuare la scalata fino alla vetta sacra.

 

Monte Semeru, Giava

Conosciuto anche in nome di Maha Meru (Grande Montagna), è visto dagli indù come la montagna più sacra di tutte e padre del Monte Agung di Bali.

Semeru è uno dei vulcani più attivi di Giava, in uno stato di pressoché costante eruzione fin dal 1818. A seguito della violenta eruzione nel 1981, hanno perso la vita 250 persone .

 

Kawah Ijen, Giava

Il leggendario Ijen Plateau, è una regione vulcanica dominata dalle montagne Ijen, Merapi e Raung.

Le vie d'accesso sono poche e in cattive condizioni, e per questo motivo la regione è visitata da pochi turisti che si recano principalmente per ammirare il lago che sorge all'interno del cratere.

 

Alla prossima leggenda e approfondimento dal Paradiso....

Mimma Palamara

Fonti bibl. e link di approfofondimento

http://naturalis-expeditions.blogspot.it/2013/07/i-piu-spettacolari-vulcani-dell.html

http://www.riflessioni.it/miti-leggende-fiabe/pandagian.htm

http://www.coolturehunter.it/posti-da-vedere/il-mistero-dei-laghi-tricolore/