Se nel corso del vostro Viaggio in Vietnam siete stati in visita presso il Museo delle sculture Cham a Danang  , avrete ampiamente sentito il nome della città nella jungla vietnamita di My Son, avrete sentito parlare del Regno dei Champa e dei quattro periodi della storia dei Cham attraverso le bellissime sculture e incisioni, racchiuse negli spazi espositivi museali di Danang.

Visitare questo Museo permette di comprendere l'evoluzione, della cultura e della Storia del Vietnam dal Regno dei Champa a oggi: tali luoghi rappresentano una meta imperdibile nel Vostro Viaggio in questo Paese, come altrettanto imperdibile è scoprire My Son! Venite con me?

 

A circa 70 km dalla città di Danang e a 40 Km da Hoi An, si possono visitare le vestigia dell'antica civiltà Champa di My Son, dolcemente posizionata nella piccola valle di Duy Phu Xuyen, nella provincia vietnamita di Quang Nam.

Il sito, principale luogo di culto ma anche il luogo di sepoltura dei sovrani del Regno, consiste in un gruppo di templi indù costruiti tra il IV e il XIII secolo secolo d.C. dai re dei Champa.

 

In pochi sanno che questo complesso architettonico sviluppatosi lungo un periodo di dieci secoli, dal 1999 è entrato a far parte dei Patrimoni dell'Umanità tutelati dall'Unesco (la scheda la trovate cliccando qui! http://whc.unesco.org/en/list/949), che in tal modo ha riconosciuto che:“...una cultura unica che doveva le sue origini spirituali all'induismo indiano si sviluppò sulla costa del Viet Nam contemporaneo. Questo è graficamente illustrato dai resti di una serie di impressionanti torri-templi situati in un sito drammatico che era la capitale religiosa e politica del Regno Champa per la maggior parte della sua esistenza.”.

 

Lo stile dell'Arte Cham trova radici nella originaria cultura indiana, ma con impronte culturali provenienti dalle isole indonesiane e naturalmente della vicina Cina.

I templi e le torri, costruiti in mattoni fucinati con pilastri in pietra, sono le costruzioni più importanti della civiltà Cham sviluppatasi a My Son: nella loro architettura, nelle sculture, nei bassorilievi in arenaria e negli ornamenti, simboleggiano scene della mitologia indù e il Monte Meru, la mitica casa di montagna sacra degli dei hindu.

La loro raffinata espressione artistica e loro curata tecnologia sono le migliori testimonianze delle competenze multidisciplinari del popolo Cham, mentre l'elaborata iconografia e il simbolismo dei templi e delle torri, danno un'idea del contenuto e dell'evoluzione del pensiero religioso e politico di Cham.

 

 Arrivando in questo sito archeologico, viene spontaneo fare il paragone con i templi Khmer di Angkor , ma sicuramente il tempo e le guerre hanno rovinosamente contribuito al loro logoramento e forse a segnarne ancor più le sostanziali differenze sia in termini numerici che in termini di fama e di conservazione, nonostante gli interventi di restauro intrapresi.

Le 70 imponenti edificazioni Cham originariamente erano distribuite in 5 aree diverse su di una area complessiva di 142 ettari. Gli archeologi successivamente hanno suddiviso le circa venti costruzioni rimaste ad oggi nel sito di My Son in 10 gruppi denominandole con le lettere dell'alfabeto (i gruppi archeologici più importanti sono quelli contrassegnati con le lettere B, C e D).

Ogni gruppo di monumenti segue uno schema costruttivo simile: avremo così un santuario principale (kalan), simbolo del Monte Meru, dedicato a Shiva, piccoli templi dedicati agli spiriti e tutto intorno, torri e monumenti decorati finemente con le leggiadre figure delle Apsara.

 

Così ad esempio, nel Gruppo B, ritenuto dagli archeologi l'epicentro spirituale di My Son, abbiamo un Kalan o Santuario (Torre C1) dedicato alla dea Shiva. decorato con figure di influenza giavanese. Di fronte a questo Kalan, si innalza la Torre B5, con il tetto a forma di barca, la cui funzione principale era quella di conservare le reliquie e i tesori dei templi.

Tra le due torri, lungo il viale centrale è posizionata una scultura Lingam, un simbolo fallico associato con la creazione e con la figura divina di Shiva.

Al centro del complesso di My Son, in coincidenza con il settore archeologico D, si trova un piccolo Museo Champa nei cui spazi espositivi sono esposte alcune sculture e decorazioni provenienti dai vicini templi recuperati dopo il bombardamento americano sull'area.

Sono alcuni Spunti di Viaggio questi, dal mio viaggio in Vietnam e Cambogia con Dgv Travel  

Spero suscitino in tutti voi una sana e forte curiosità, insieme alla voglia di “osservare con i propri occhi” da vicino il grande fascino che il popolo Cham, fra la jungla, ha impresso per sempre nella Storia dell'Umanità!

 

Al prossimo Spunto di Viaggio By Mimma!