Nel mio soggiorno a Hoi An, ho alloggiato in un buon albergo sulla spiaggia di Cua Dai, una bella spiaggia devo dire, con una bella e lunga sabbiosa spiaggia...abbastanza deserta, considerato che icona della bellezza vietnamita è la pelle bianca, perché il popolo vietnamita in generale, e le donne in particolare,  evitano il sole a tutti i costi. Questo si traduce in spiagge deserte durante il giorno, e  affollate durante la notte. La gente viene per le spiagge a tarda notte per fare sport o camminare!!

In 5 chilometri...si raggiunge Hoi An.

Hoi An è una città senza tempo che si possono trascorrere settimane e sentire come se appena arrivato ieri, un luogo di grande fascino che  ti trasporta indietro nella storia, come si vagare attraverso la sua architettura di charme nel centro storico.

Balconi ornati con lanterne di rosso, bianco e giallo ...e se proprio vuoi fare una pausa culinaria, il cibo è veramente delizioso..

 

Hoi An è tuttora una città piccola, ma attrae numerosi turisti che possono trovare prodotti dell'artigianato locale e farsi fare vestiti su misura, venduti a prezzo ridotto rispetto agli standard occidentali.
Per gli amanti del shopping Hoi An ha molto da offrire. L'atmosfera non è il tipico ambiente degli altri Mercati in Vietnam, ma passeggiando per il centro storico ci sono molti piccoli negozi, normalmente strette case di due piani, dove si possono acquistare o anche solo guardare abiti di seta, costumi, dipinti, lacche, ecc. Probabilmente il più suggestivo souvenir della cittadina di Hoi An sono  le tradizionali Lanterne di seta, in vari colori e disegni di ottima fattura e qualità ( confesso ne ho comperata una azzurra ed una rossa...rigorosamente in seta e dalla forma oblunga).


Molti cybercafe, bar e ristoranti sono stati aperti nelle stradine della cittadina e lungo il fiume : segno di "modernità che spero  non intacchi lo spirito armonioso di Hoi An.

 Per girare nella città si puo usare la bicicletta anche se personalmente ho preferito girare a piedi ed ad oltranza,  soffermandomi nei diversi punti di interesse storico-culturale per poi "perdermi" fra vicoli e stradine, scoprendo la Hoi An più vera, i suoi colori, la sua architettura, la sua gente...le strane barche a forma di cesto, le mostre allestite qua e là da parte di artisti locai e non!
E che bello fermarsi ad osservare il riflesso delle case nel fiume con i suoi colori e profumi!!
Un luogo per rimanerci a lungo...ma durante il soggiorno, mi sono anche "scatenata" nella visita dei siti di intersse storico più importanti, che vi consiglio  di non perdere assolutamente!
Ovviamente non è un elenco esaustivo...ma contiene indicazioni dei più importanti "siti di interesse principale!

 

Il sito più caratteristico di Hoi An è senza dubbio il ponte coperto giapponese. È il miglior esempio di ultima commerciale della città di Hoi An, costruito da un trader giapponese,  alla fine del XVI secolo (anno 1593) e il suo scopo era di unire il quartiere dello shopping (situato nella parte ovest) giapponese con la Chinatown di Hoi An, in questa parte della città.
Il ponte è costruito in legno e pietra,le facciate ed i tetti con piastrelle grigio rossastri. La struttura si trova su alcuni archetti appoggiata su un piccolo affluente del Fiume Thu Bon (Song Thu Loa). I tetti sono decorati da sculture in legno.
Questo monumento è molto popolare con la popolazione locale, che non è molto difficile trovare coppie di sposi che che scattano qui le proprie foto delle nozze!

 

•Museo della cultura Sa Huynh (Andrea Sa): via Tran Phu n. 149, dove si può ammirare una collezione di vasi funerari di più di 2000 anni fa.

•Phung Hung House: Nguyen Thi Minh Khai Street n ° 4- residenza da  più di 8 generazioni di una delle famiglie più ricche della città la cui  attività principale era il commercio di legno, spezie, seta e porcellana.

•Casa di Tan Ky: Street Nguyen Thai 101, senza dubbio la più famosa delle case della città. Al suo interno possiamo vedere l'architettura tradizionale del XVII secolo.Si tratta di un vero gioiello dell'architettura cittadina, questa casa è stata dichiarata monumento storico nel 1985. Abitata da sette generazioni, fu anche la prima casa cinese di Hoi An. Nel salotto si notino le stupende colonne in legno di jackfruit con decorazioni in madreperla, sulle quali sono stati incisi poemi che inneggiano alla natura. Le due colonne decorative situate nel cortile sono invece ricoperte di sentenze in cui ogni carattere è formato da uccelli (50 in tutto su ogni colonna).

•Casa di Quan Thang: Street Tran Phu n. 77, casa che a sua volta è un negozio o un negozio che a sua volta è una casa, si può visitare.

•Cappella della famiglia Tran: Le Loi Street n. 21, influente famiglia cinese residente in Vietnam. All'interno è stata costruita un altare e una cappella per onorare gli antenati. Con il passare degli anni, i discendenti  sposandosi con vietnamite, hanno dato alla medesima  cappella diverstà di stili e pertanto ad oggi la stessa ha influenze cinesi e vietnamite.

•Cantonese Assembly Hall (Hoi quan Quang Ðong): Tran Phu Street n º 17, conosciuto con il nome della sala delle assemblee Quang Dong, dal suo aspetto esteriore può sembrare un tempio.
Il suo nome deriva dalla provincia cinese di Guang Dong.  Venne costruito nell'anno 1786 da mercanti e marinai. (Hoi quan Quang Ðong) dal suo aspetto esteriore assomiglia più di una pagoda  o ad alcuni dei templi  Cittadella della di Hue che ad una una sala delle assemblee.
Per tale motivo quindi venne utilizzato come luogo di culto del guerriero  Quan Cong e della dea del mare Thien Hau. .

.Sala riunione della Congregazione Cinese del Fujian:  (pagoda Phuc Kien) . Sei famiglie della dinastia Ming in fuga dai Manciù arrivarono a Hoi An nel XVII sec. e costruirono quest'edificio comunitario. Dedicato al culto degli antenati, ma soprattutto alla dea del Mare, Thien Hau Thanh Mau, venerata nella provincia del Fujian, il santuario contiene pregevoli dipinti e il modellino di una nave che evoca il viaggio iniziale verso il Vietnam delle sei famiglie cinesi. Le statue delle levatrici celesti e degli dei della fertilità sono venerati da chi desidera un figlio.

 

 

 Tra gli edifici più importanti c’è il Tempio di Quan Cong, fondato nel 1653 in onore dell’omonimo generale cinese, considerato un esempio ammirevole di lealtà, sincerità, integrità e giustizia. La sua statua, posizionata sull’altare centrale, è affiancata da quella della sua guardia, il generale Chua Xuong.
La Pagoda Phuoc Lam è dello stesso periodo. Vi risiedeva An Thiem, un vietnamita diventato monaco alla tenera età di otto anni. Dieci anni dopo suo fratello fu incaricato dal re di sedare una ribellione, ma il monaco, deciso a proteggerlo, si offrì volontario al suo posto e ottenne la nomina a generale. Dopo l’impresa militare tornò alla vita monastica, ma i sensi di colpa per gli omicidi commessi non gli davano pace. Per espiare i suoi peccati si impegnò nella pulizia del mercato cittadino: tenne il mercato pulito per 20 anni, finché non si sentì libero di tornare alla sua pagoda.
 

Un’altra pagoda incantevole è quella di Cao Dai, accanto alla stazione degli autobus, incorniciata da bellissimi giardini.

 

 Per conoscere meglio la cultura del luogo visitate qualche museo. Il Museo del Commercio della Ceramica ha sede in un’antica casa in legno e contiene manufatti provenienti da ogni parte dell’Asia, più qualche oggetti di origine egiziana. Sembra una semplice casa anche il Museo del Folklore, che in realtà ospita una bella raccolta di oggetti e documenti locali e regala una splendida vista sul fiume dal piano superiore.

 Le attrattive principali, oltre ai monumenti antichi, sono poi i negozi di stoffe dove richiedere abiti su misura, la spiaggia di Cua Dai, le bancarelle coloratissime del mercato e i ristoranti sul fiume. Molti offrono corsi di cucina di mezza giornata, perché possiate riproporre qualche delizia vietnamita agli amici una volta tornati a casa.

 

Ma a casa porterete con voi anche la magica bellezza di questa cittadina, che non vi abbandonerà mai più!!!!!

Mimma Palamara